Il festival di Pinocchio


Sono oltre 100mila i cittadini di Latina, la città nella quale attualmente vivo, che domenica 27 e lunedì 28 Maggio saranno chiamati alle urne per l’elezione del nuovo sindaco ed il rinnovo dei consigli comunale e circoscrizionali per un totale di ben 115 sezioni elettorali istituite sul territorio comunale.

Ben 8 i candidati a sindaco che si contendono la carica di primo cittadino, per dovere di cronaca sono: Fabrizio Cirilli (Lista Civica), Maurizio Mansutti (Ulivo), Vincenzo Zaccheo (An), Carmine Bennato (Lista Civica), Nando Cappelletti (Lista Civica), Alessandro Catani (Lista Civica), Antonio Flamini (Lista Civica), Ruggero Mantovani (Alternativa Comunista).

Mentre sono un numero spropositato (diverse centinaia) tutti i candidati al consiglio comunale delle varie liste.
Un esercito vero e proprio di gente di ogni estrazione e sesso.
Un armata che ha letteralmente tappezzato ogni più piccolo spazio e anfratto pubblico dell’intera città (e zone limitrofe) di primi piani accattivanti, puliti, solari e cordiali.
Ne troviamo di ogni forma e colore…da quelli microscopici che ti infilano nelle cassette postali fino alle gigantografie nei punti strategici degli snodi stradali del capoluogo pontino. Solitamente restano per mesi a far bella mostra di sé senza che nessuno si occupi della loro rimozione.

C’è un termine che rende bene l’idea: affissione selvaggia!

Che vuol dire quintali di carta sprecata, deturpazione degli spazi pubblici e danni non indifferenti ai numerosi viali alberati che i geni dell’affissione hanno sfruttato attaccando manifesti addirittura ai vari alberi!

Consideriamo anche che l'eventuale pulizia rappresenta un costo che ricade quasi interamente sulla collettività, dato che è forte il sospetto che, grazie alle frequenti sanatorie, nessuno dei responsabili (tutti comunque facilmente rintracciabili!!!!) paghi quelle multe che giustamente vengono (almeno spero ma qui bisognerebbe indagare) comminate.

Ma sono ben altri (purtroppo) i crucci dei nostri cari futuri DIPENDENTI. Specialmente dopo il gran finale degli ultimi fuochi della campagna elettorale che ha ultimamente dominato gran parte dei quotidiani pontini.

Ultime battute che hanno visto la sfilata dei leader della politica italiana, giunti a Latina per appoggiare i candidati delle loro liste: da Gianfranco Fini, accolto dal popolo di An al palazzetto dello sport, passando dal segretario regionale dei Democratici di Sinistra, Nicola Zingaretti (fratello del bravo attore Luca), fino al leader dell’Italia dei Valori, Antonio di Pietro.

Tralasciamo tutte il sequel di impegni per la città che i candidati, in corsa alla contesa poltroncina di Sindaco, hanno messo nero su bianco: dalla gettonatissima promessa di riduzione delle tasse (Ici e compagnia bella), alle politiche a sostegno di giovani, anziani, famiglie e categorie deboli, per giungere alle più futuristiche proposte di spazi verdi, asili, liste d’attese per le case, affitti e tanti altri argomenti che i cuori d’oro dei nostri politici infilzano l’uno dietro l’altro con indicazioni a dir poco fantastiche!

Scommettiamo che OVUNQUE la situazione è simile? Realtà sociali serie, spesso dimenticate, che solo sulla carta assurgono al ruolo di protagoniste.

Latina è solo uno dei degli 834 Comuni e 7 Province dove più di 11 milioni di italiani andranno a votare.
Secondo i dati del Viminale, sono 2.622 i candidati a sindaco con una età media di 50 anni. L’estrazione è la più variegata che esiste: si candidano attori (Fabio Testi a Verona), allenatori (Nevio Scala in provincia di Padova), trans (Laurella Arietti sempre a Verona), preti, ottuagenari (come ultimo baluardo) e lolite.

D’altronde, nel grande calderone della politica c’è posto per tutti!
Giusto lo spazio delle elezioni.


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