Il “Safari” di Lorenzo

C’è un Safari dentro la mia testa”…così afferma prepotentemente Lorenzo Cherubini, in arte e per sempre Jovanotti, in uno dei brani simbolo del suo nuovo album di inediti, chiamato appunto “Safari” (che in lingua Swahili significa viaggio). Uscito da qualche settimana, si è subito piazzato in cima alle classifiche di vendita e lì rimane ancorato. Forse manco lui si aspettava un risultato del genere. Ma è un risultato sicuramente ben meritato visto che questo nuovo disco racconta di un viaggio in parallelo col proprio Io e in simbiosi col cuore. E di cuore ce ne mette tanto Lorenzo. Quello che colpisce subito all’asc0lto è la garbata raffinatezza raggiunta grazie alla sua rinnovata maturità artistica che pervade tutto il disco. Le tracce sono imbevute, principalmente, di tutte quelle emozioni e riflessioni che hanno accompagnato Lorenzo non solo nel viaggio all’interno del proprio cervello ma anche in quello più “materiale” compiuto in solitaria nell’ Amazzonia, armato solo di un libricino di appunti e di un Ipod.
I 12 nuovi brani del disco, registrato parte in Italia e parte in giro per il mondo (da Berlino a Rio de Janeiro, passando per Los Angeles), sono tutti spesso “cantati” e molto “Lorenzo-style”. Le canzoni d’amore si alternano a pezzi che la dicono lunga sulla filosofia personale di Jovanotti. Un aspetto che a molti non garba molto…e in effetti questo lato Guru” dell’ex ragazzo “gimme-five” può, alla lunga, disturbare. Sembra quasi di sentire i monologhi alla Celentano ma, se mi è permesso, in Lorenzo ritrovo molta più sincerità e limpidezza nell’affrontarli e raccontarli con forza e passione sentita. Numerose le collaborazioni importanti che vanno dalla chitarra dell’americano Ben Harper in “Fango”, scelto come primo singolo, a Sergio Mendes che ha portato un tocco di esotico di svagatezza brasiliana al simpaticissimo brano “Punto”, fino a Giuliano Sangiorgi, vocalist degli eccellenti Negramaro, che sembra “ricambiare” il favore nella canzone “Safari”, dopo la recente collaborazione dello stesso Jova nel magnifico brano “Cade la pioggia” della band salentina. In “Mani libere 2008” Jovanotti duetta invece con Michael Franti mentre in “Temporale” troviamo alla ritmica il duo jamaicano “Sly&Robbie” (sconosciuti in Italia ma vantano collaborazioni con Grace Jones, Joe Cocker, Peter Tosh e Mick Jagger). Ospitata d’onore anche per Frank Marocco, la celebre fisarmonica del “Padrino”. Collaborazioni illustri a parte, resta il fatto che i momenti migliori, paradossalmente, restano quelli in cui esce fuori il buon vecchio romantico Lorenzo, che riesce a stupire con la tenerissima canzone d’amore “A te” (ve l’ho segnalata qualche post fa), dedicata alla compagna Francesca e indubbiamente la traccia più bella e riuscita dell’album che racconta di un “amore grande” attraverso parole e frasi molto semplici ma che vanno dritte al cuore, supportate da fior di violini. La canzone, naturalmente, è stata già scelta come secondo singolo. Farà faville! Per il resto, le tracce di “Safari” pulsano di energia, di karma e di carattere, così piene di fango, di sole, di dubbi, di incazzature, di parole, di silenzi e di scoperte che si fanno viaggiando il mondo e ritrovandosi alla fine soli in fondo al proprio animo. Nella versione deluxe con DVD, sono presenti anche tre bonus tracks, in cui predomina nettamente "Il gioco del mondo", viaggio immaginifico in un mondo psichedelico e senza schemi, ma allo stesso tempo discorso profondo e filosofia di vita.

Certamente siamo lontani anni luce dal “ribelle” ragazzone romano di origini toscane, quel Jovanotti for President che nel 1988, all'età di 22 anni, chiedeva con naturalezza “il cinque". Ma bisogna pur dire che la formula del “nuovo” Lorenzo è rimasta, stilisticamente, molto simile da qualche decennio. Va ribadito comunque che “Safari” è un album che ha canzoni che bisogna riascoltare perché una volta soltanto non basta, come succede sempre quando c’è vita vissuta dentro le note. E bisogna farlo a tappe, come un vero e proprio safari: una canzone dopo l’altra proprio perché ognuna segue la sua particolare rotta. Ognuna con la sua sonorità ruffianamente accattivante e un rap come mezzo espressivo di chi, come lui, obiettivamente non sa cantare. Il mio voto non può che essere positivo. Safari è un album discreto che manca, a mio avviso, di quella intuizione, quella scintilla ispirata ed evocatica partita con “Fango”, che poteva essere maggiormente sviluppata e analizzata. Per vedere Lorenzo dal vivo bisognerà attendere il ''Safari Tour 2008'' dal 10 maggio all'1 giugno, con otto concerti in giro per l'Italia più una data in Svizzera. Sempre Jova sarà poi presente, in qualità di superospite, del 58esimo Festival di Sanremo. A seguire le due versioni del primo singolo. Se volete invece riascoltare il nuovo “A te” basta andare nella colonnina a fianco.

Il mio voto: 7-


Tracklist:
1.Fango
2.Mezzogiorno
3.A te
4.Dove ho visto te
5.In orbita
6.Safari
7.Temporale
8.Come musica
9.Innamorato
10.Punto
11.Antidolorificomagnifico
12.Mani libere 2008



Jovanotti, "Fango", versione 1:


Jovanotti, "Fango", versione 2:

Commenti

Pino Amoruso ha detto…
L'ho comprato!!!Bellissimo... E pensare che all'inizio mi stava antipatico...
Ciao ;-)
Fango ogni tanto la ascolto se mi capita devo dire che non mi dispiace a forza di risentirla

Ciao Mimmo :-)))
Daniele
Anonimo ha detto…
Ancora non mi è capitato di ascoltare nulla di questo CD... adesso provo con "fango" e vediamo che succede :-)
Ciao D
marge ha detto…
Jovanotti ha fatto un percorso di crescita veramente notevole, quando venne fuori mi sembrava solo un gran furbo che cantava senza voce e invece questo ultimo album mi piace molto..
Sara Sidle ha detto…
E bello vedere la maturazione che Jovanotti ha fatto da Gimme five ad oggi.
Lo apprezzo molto e credo che questo disco sia una bella ricerca all'interno di se stesso.
E bravo Lorenzo!
Bacioni
Virgilio Rospigliosi ha detto…
Lorenzo è un grande come grande è la tua descrizione. Sa parlare di cose profonde con parole semplici, sembra facile ma è solo dei grandi artisti.
E "Fango" è dritta nella compilation che sento adesso in macchina.

Ciao Mimmo
stellastale ha detto…
ok ok ce lo compriamo questo cd ;)
Gala ha detto…
Non ho ancora comprato il cd, ma ho sentito Fango alla radio e mi è veramente piaciuta! Ora ascolterò il resto...
Mimmo ha detto…
Pino...eh sì! Si fa ascoltare bene.

Daniele...io già l'ho metabolizzata troppo! :)

Diego...poi fammi sapere! ;)

Suysan...la crescita di Jova è indubbia! Preferirei però un Lorenzo più ispirato e romantico...

Sara...diciamo che merita un bell'ascolto attento! :)

Virgilio...infatti...descrivere sensazioni si può fare anche semplicemente! ;)

Stellastale...tanto i diritti non vanno a me... ;)

Gala...buon ascolto! :)
Cetta ha detto…
Anche Fiorella Mannoia, che io adoro particolarmente, ha fatto l'ultimo cd in giro per il mondo, scoprendo delle sonorità del tutto nuove rispetto a quelle con cu era solita cantare. Questo album di Jovanotti mi ricorda proprio quello! Credo proprio che lo comprerò! Ma fai il giornalista per caso??Hai una scrittura molto scorrevole e piacevole!Dal momento che ti seguo, ti linko!:)
Franca ha detto…
Jovanotti è un artista che non mi dispiace. Sa essere profondo anche con leggerezza...
Mimmo ha detto…
Cetta...il giornalismo è il mio sogno nel cassetto! Baccato in flagrante! ;) grazie per il linkaggio... :) ricambio appena aggiorno il blogroll! (spero quanto prima!!!)

Franca...spero prosegua su questa strada! ;)
desaparecida ha detto…
mi piace,mi piace in toto.
ed è vero che certe volte può stancare ma si rinnova,è curioso, e semplice nella sua voglia di vita!
mi piace!
tu mimmo,noto,che sei sempre vulcanico!
Mimmo ha detto…
Desaparecida...ma grazie! ;) spero solo di non eplodere... :)))

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