Ugly Betty: la rivincita delle cozze!

Oggi non si parla d’altro che dell’esordio boom per il nuovo telefilm di Italia 1 Ugly Betty che ieri, venerdì 18 maggio 2007, ha sfiorato i 4 milioni e mezzo di telespettatori e il 19% di share.
Numeri importanti che consacrano “Ugly Betty” nuovo fenomeno televisivo e miglior esordio per una serie tv negli ultimi 5 anni nel Belpaese.

Trionfatrice ai Golden Globe Awards 2007 come miglior serie comedy e come migliore attrice e al Sag Awards sempre come miglior protagonista, la serie in America è arrivata a ben 16 milioni di telespettatori ed è la trasposizione americana della telenovela "Yo soy Betty la Fea" (Sono Betty la cozza), un format colombiano, andata in onda tra il 1999 e il 2001 per un totale di 169 episodi da 45 minuti ciascuno.


Il fenomeno-Betty è impressionante: oggi è una realtà consolidata anche in parecchi Paesi del mondo che trasmettono la serie con un successo senza precedenti.

Attualmente è trasmessa in 70 Paesi ed il suo ultimo mese di programmazione (marzo 2001) ha fatto registrare uno share superiore al 50% in Colombia, Ecuador e Panama, superiore al 40% in Venezuela, mentre i riadattamenti non si contano: c'è Israele (Ugly Esti), l'India (There's No One Like Jassi), la Germania (In Love In Berlin), la Russia (Be Not Born Beautiful), il Messico (La fea màs bella), l'Olanda (Lotte).

La protagonista assoluta è l’attrice latina America Ferrera (…complimenti ai genitori per la fantasia!) che interpreta Betty Suarez, una ragazza immigrata di 22 anni che vive in casa con il padre Ignacio, la sorella Hilda e suo figlio Justin. Betty ha un sogno nella vita: lavorare nel giornalismo patinato della moda.

Ma la causa dei suoi guai riguarda il suo aspetto non propriamente felice e il suo look retrò anni 70-80: decisamente bruttina, un po' sovrappeso, con un orribile apparecchio ai denti, spessi occhiali da vista, impacciata ma molto intelligente, buona, determinata e generosa. Rendendosi conto dell'aspetto, punta tutto sullo studio e sul lavoro.

Così ogni volta in cui si presenta ad un colloquio viene scartata con mille motivazioni e scuse.

Dopo l'ennesimo rifiuto da parte di un manager di una rivista, Betty viene notata dal magnate dell'editoria Bradford Meade che la assume come assistente del figlio Daniel, recentemente promosso a dirigere la rivista di moda di famiglia "Mode" e che ama circondarsi di belle donne che si porta regolarmente a letto. E il padre gli affianca Betty "la bruttina" proprio per evitargli tentazioni sul lavoro. Daniel dopo un primo momento di diffidenza si rende conto che Betty non solo e' in gamba ma e' anche estremamente leale nei suoi confronti.

Salma Hayek, la bella e famosa attrice messicana, e' produttrice della serie e si è ritagliata anche un piccolo ruolo ricorrente, interpretando Sofia, la direttrice di una delle tante riviste di casa Meade, ma la si vede durante le prime puntate di Ugly Betty anche nel video del televisore acceso di casa Suarez, dove interpreta l'eroina di una classica e stereotipata telenovela sudamericana.
Possiamo tranquillamente affermare che Betty è “figlia” della mitica Bridget Jones, la protagonista di una serie di libri e di due film, interpretati dalla straordinaria e irresistibile Renée Zellweger, che alcuni anni fa creò un analogo fenomeno mondiale di grande successo grazie alle sue vicende al limite del paradossale ma sempre brillanti e veritiere di una ragazza semplice ma in soprappeso, impacciata, timida e nevrotica che ha creato negli spettatori un incredibile effetto di immedesimazione.
Lo stesso fenomeno che oggi sta raccogliendo Betty in giro per il mondo.
Ed è proprio questa, sicuramente, la chiave del successo planetario del telefilm.

Insomma, Betty Suarez si fa amare immediatamente dal pubblico. La sua spontaneità il suo solare modo di vivere e pensare trasforma il freddo mondo fatto di riviste patinate,apparenze, nevrosi , competizioni, in un posto dove piano piano l' umanità dei protagonisti riaffiora.
Come accaduto per il film "Il Diavolo veste Prada", film-culto a cui la serie strizza non uno ma entrambi gli occhi (specialmente il primo episodio), in Ugly Betty appaiono capi e accessori firmati da stilisti e designer importanti e che sono generalmente indossati dalle perfide colleghe di Betty.

Ma il telefilm è innanzitutto divertente: la goffaggine di Betty che spesso cade dai tacchi, si spiaccica contro le porte a vetri o si presenta in una riunione con un poncho rosso (da rotolarsi per terra dalle risate!!!), è qualcosa di realmente esilarante.

A parte le ambientazioni, gli ingredienti sono quelli iperclassici: l'amore in tutte le sue declinazioni, i segreti inconfessabili, la saga del brutto anatroccolo che ha la propria rivincita, la lotta tra i buoni semplici e i cattivi corrotti, i conflitti di classe.
Eppure è proprio questo il suo fascino: quello di recuperare un tipo di narrazione leggera, lineare e facilmente godibile.
Il tutto condito con un'abbondante dose di bravura del cast.

Come si fa a non innamorarsi di questa ragazza normalissima che mangia Empanadas, è vestita da Solange e sogna di emergere nel mondo dorato dell'editoria glamour che fa tendenza?



Commenti

Anonimo ha detto…
ma ci siamo dati appuntamento? XD abbiamo dedicato un post allo stesso tema..
mi piace lo ritengo molto godibile come serie Tv ma lo stile è troppo americano :P lo hanno fatto troppo proprio e "yo soy betty la fea" era tutt'altra cosa appunto una telenovelas.. la storia è completamente cambiata, i nomi dei personaggi diversi e con personalità molto diverse a cominciare dal padre di betty :P tutta un altra persona e poi la vicina di casa battona? :P
cmq può continuerò a vederlo perchè mi incuriosisce
Mimmo ha detto…
Miky...non conosco la versione di cui tu parli ma anche io cercherò di non perdermi le prox puntate! Pare siano migliori delle prime due.
Staremo a vedere!!

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