'Nduja, amore e fantasia

Da Calabrese d.o.c. non potevo non dedicare almeno un post ad un prodotto tipico della mia terra: la ‘NDUJA!
Dal francese “andouille” (che significa appunto "salsiccia"), la nduja è l’infernale insaccato spalmabile e affumicato, caratteristico della provincia di Vibo Valentia ed in particolare del comune di Spilinga, una sorta di piccante “nutella rossa” fatta con carne di maiale, pezzetti di grasso in piccole quantità, ricavati dal sottopancia, dalla spalla e dalla coscia, a cui si aggiunge il peperoncino rosso essiccato.

La famosa salsiccia calabra ha iniziato anche a divenire una delle principali preferenze culinarie degli italiani in materia di…afrodisiaci!
Da una recente indagine, condotta dal canale satellitare 'Alice' (dedicato alla cucina), su 560 uomini e donne tra i 18 e i 45 anni risulta che un italiano su 4 giudica afrodisiaci la 'Nduja calabra e i salumi in generale. In particolare, attraggono gli alimenti della tradizione regionale: salumi, formaggi, carne rossa e, addirittura, il poco erotico risotto.
Sono invece in caduta libera crostacei, fragole, cioccolato e le tanto osannate ostriche, giudicate ormai “fuori moda” ed estromesse dai menù ad alto tasso erotico.

Emerge, così, una riscoperta dei sapori locali, promossa anche da ginecologi, andrologi e sessuologi: pepe, peperoncino, tartufo, noce moscata, formaggio e zafferano - assicurano - nascondono virtu' afrodisiache che hanno una loro fondatezza scientifica.
Il peperoncino, in particolare, messo a quintali nella 'nduja, stimolerebbe il VIP (Vasoactive intestinal polypeptide), un ormone con funzioni vasodilatatorie, particolarmente diffuso a livello intestinale, che viene rilasciato in risposta all'assunzione di determinati alimenti e si comporterebbe come una sorta di…viagra naturale.

Ma, tralasciando questa particolare disputa tra 'Nduja calabrese e ostrica, per accaparrarsi la fascia di presunto potenziale afrodisiaco stimolatore delle fantasie sessuali degli italiani, rimane il fatto che cresce il sex-appeal per gli ingredienti tipici della dieta mediterranea e, nel nostro piccante caso, della ‘nduja!

Alimento povero, nato dalla necessità dei contadini di sfruttare la carne suina che rimaneva loro dopo aver destinato ai proprietari terrieri le parti più pregiate, la 'nduja pare sia stata introdotta in Calabria dai Francesi del periodo napoleonico (1806-1815).
Anche se qualcuno invece ritiene che siano stati gli Spagnoli ad introdurla nel Cinquecento, insieme al peperoncino.
L'allevamento del maiale era inizialmente prerogativa delle famiglie più agiate, ma si è progressivamente esteso a tutta la comunità diventando nei secoli una delle attività tradizionali delle famiglie contadine calabresi.

La ‘nduja rappresenta i sapori "forti" della Calabria, grazie ad un'immagine sana, che trasmette valori positivi e che può legare la sua affermazione a quella del territorio in cui è nata.

Il peperoncino riveste un ruolo considerevole nella preparazione della 'nduja. Il rapporto tra carni suine e peperoncino è, infatti, generalmente 2 a 1 ovvero a 2 Kg di carne si mescola 1 Kg di peperoncino, un rapporto che spesso può aumentare fino a 3 a 1. Il loro dosaggio determina le tante differenze di gusto della 'nduja.
Due sono le varietà di peperoncino utilizzato: la prima ha forma allungata, colore rosso e sapore piccante, la seconda, invece, ha forma tonda, colore rosso e sapore dolce.

Il modo classico per degustare la ‘nduja è spalmarla su pane o crostini…ma il suo uso può essere tranquillamente allargato per la preparazione di primi piatti (come la "fileja alla 'nduja" e i fagioli con la 'nduja) …da lanciafiamme!

Il vostro Mimmo vi propone una ricetta gustosissima molto veloce da preparare e ipergustosa. Un semplicissimo primo piatto che prevede le mitiche penne associate ad un sugo alla ‘nduja.
Per i più coraggiosi si può anche azzardare un condimento per la pasta fatto di sola 'nduja fatta sciogliere a fiamma bassa in una padella. Ma in effetti è una idea da SUICIDIO collettivo adatta solo a chi ha confidenza coi cibi piccantissimi.

Ma oltre che alla pasta, non possiamo non pensare alla pizza: provate a mettere dei pezzetti di 'nduja qua e là su una semplice e fumante pizza margherita, conditela…e fatemi sapere!


Penne alla ‘nduja

Ingredienti per 4 persone:
- 500gr di penne rigate
- 1 peperone giallo di piccole dimensioni (o 1/2 se grande)
- 1 cipolla (meglio una bella cipollona rossa di Tropea, vanto calabro)
- 1 bicchiere di vino bianco secco
- 1 scatola di pelati
- un pizzico di zucchero
- 250gr di ‘nduja
- pecorino
- olio extra vergine d’oliva (calabrese anche questo, ovviamente!)
- sale.


Preparazione:
Scaldare l'olio in una padella capiente e saltare un po' il peperone tagliato a pezzetti e la cipolla tritata. Aggiungete la ‘nduja, mischiate velocemente il tutto e aggiungete il vino bianco che lascerete sfumare a fuoco vivo.
Unite i pelati (o, ancora meglio, il pomodoro fresco), riducendoli grossolanamente a pezzetti con l’aiuto di un mestolo di legno, aggiungete lo zucchero, abbassate la fiamma e lasciare cuocere, mescolando di tanto in tanto, per un quarto d'ora circa.
Nel frattempo cuocete le penne rigate e scolatele al dente. Versatele nella padella del sugo e saltate un po', unendo il pecorino (o in alternativa un altro formaggio duro).
Servite subito.
Bon appetit!
Se, secondo i sessuologi, cibo e sesso sono una magica alchimia, con questo piatto indiavolato farete strage dell’altro sesso
…e diventerete anche il migliore amico del vostro water
…con buona pace della parte finale del vostro povero intestino.


Commenti

Anonimo ha detto…
mimmoooo io adoro la 'nduja!!!! sbavvv
Mimmo ha detto…
Patty...mi stai allagando il blog di bavetta! :) ...le penne bombarole allora sono TUE!! provale! ;) un abbraccio.

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