One, Two, Trhee, Four!: gran ritorno per i Matia Bazar

L’interesse è nato qualche settimana fa mentre beato stavo sorseggiando un cappuccino al bar e sono stato letteralmente rapito dall’ascolto di una versione di “Ho in mente te”, un vecchio successo musicale degli anni sessanta degli Equipe 84. Ma non riuscivo a capire CHI fossero i nuovi interpreti di questa nuova ed elegantissima versione… completamente differente dall’ originale. L’arcano è stato presto svelato: sono i Matia Bazar, lo storico gruppo musicale del panorama nostrano che, tra alti e bassi, si è sempre ritagliato una continua presenza nel mondo delle 7 note.
Una storia che inizia a Genova nel lontano 1975, anno della formazione del gruppo che deve la sua fortuna al suo “nucleo” storico formato da Piero Cassano e Giancarlo Golzi e dalla serie di vocalist donne che hanno dato ognuna un impronta tipica oltre che ad uno stile personalissimo. Tra le più popolari e brave c’è sicuramente Antonella Ruggiero, con la quale i Matia Bazar attraversano un periodo di grosso successo non solo in Italia ma anche in Europa (con le evergreen “Stasera che sera”, “Solo tu”, “ Per un ora d’amore”, “Vacanze Romane”…) consolidato da lunghe tournee che toccheranno anche il Giappone, la Russia e i paesi latini.
Dopo diverse vittorie e bagni di pubblico ai vari Sanremo e Festivalbar, arriviamo al 1989, quando Antonella Ruggiero lascia la band e viene sostituita dalla vocalist Laura Valente (attuale moglie di Mango). Arrivano altri successi (“Piccoli Giganti” e “Dedicato a Te”) ma se la brava Laura ce la mette tutta, in molti iniziano ad accusare la mancanza della prima storica vocalist e l’interesse inizia sensibilmente a scendere. Si assiste, oltre che ad abbandoni e ritorni vari dei componenti, anche a diverse svolte stilistiche, dal sound tecno a quello più elegante e morbido.
Dopo un inevitabile momento di smarrimento, dovuto nel 1998 alla prematura scompare di Aldo Stellita, bassista e autore storico del gruppo, Giancarlo Golzi decide di andare avanti e ricontatta Piero Cassano, uscito dal gruppo tempo prima. Arriva una nuova vocalist, la bolognese Silvia Mezzanotte, ed un giovane arrangiatore polistrumentista: Fabio Perversi. I Matia Bazar ritrovano così la via della propria identità musicale e si ripropongono nuovamente alla grande platea. Lo conferma la vittoria a Sanremo (con “Messaggio d'amore” 2002). Seguono tour in Italia e all’estero, al cui termine Silvia Mezzanotte e il gruppo decidono di intraprendere e proseguire progettualità artistiche separate.

Ma nel 2005 riparte il progetto Matia Bazar, complice il loro trentennale. La nuova formazione vede schierati Piero Cassano, Fabio Perversi, Giancarlo Golzi e una nuova straordinaria vocalist: Roberta Faccani. Dopo una partecipazione a Sanremo e la pubblicazione dell’album “Profili Svelati”, cui segue un tour, riescono a riguadagnare popolarità, consensi e qualche premio.
Arriviamo ad oggi e alla mia piccola “scoperta discografica”: il nuovo lavoro dei Matia Bazar. Un progetto discografico che, in due volumi, ripercorrerà la storia degli storici gruppi italiani dagli anni ‘60 fino ai giorni nostri, attraverso la reinterpretazione di hit che hanno lasciato un segno indelebile nella musica italiana. Certo, l’idea non è originalissima, visto la marea di artisti che ultimamente hanno cavalcato l’onda del “revival” che ha permesso vendite e successi (vedi il bestseller della mia Lauretta Pausini, “Io Canto”, che ha dato il via alla nuova moda) ma non sempre scontati e ben fatti. Non è questo però il caso dei “nuovi” Matia Bazar che hanno fatto così uscire il primo dei due album dal titolo “One1, Two2, Trhee3, Four4”, proprio come lo stacco rituale contato dal batterista di una band prima di iniziare un pezzo in ogni esibizione live davanti al pubblico.
Con estrema classe ed eleganza, Golzi e Co. ci regalano un buon album che mantiene in linea di massima il proprio scopo: rendere omaggio a tutti quelle band e gruppi italiani che con le loro canzoni hanno fatto grande il panorama della musica leggera italiana dagli anni ’60 fino ad oggi.
La scelta è veramente eterogenea e vede, in alcuni casi, la completa rivisitazione del brano, spogliato ricostruito e rivestito di diverse sonorità e potenzialità non ancora emerse nelle versioni tradizionali, secondo il loro gusto musicale che li identifica ancora meglio.

Ai primi ascolti ci si innamora subito di questo album, sarà per la estrema celebrità dei pezzi, per la nuova veste musicale o forse per la magistrale presenza vocale di Roberta Faccani: le sue interpretazioni sono molto convincenti e originali. In alcuni casi fa venire la pelle d’oca!
La sua è una voce potentissima e dalla estensione incredibile che riesce nel miracolo di non far rimpiangere i fasti della Ruggiero.
Basta ascoltarla trionfare fiera e sicura in “Ti sento”, unica hit storica dell’album degli stessi Matia, o ancora in “Questo folle sentimento” dove riesce a scatena la voglia di ballare e danzare al ritmo della sua possente voce. Bellissime anche le nuove versioni di “Noi due nel mondo e nell’anima”, hit sempreverde dei Pooh, e “Io vagabondo” dei Nomadi. Ma troviamo anche pezzi più recenti, come “Come mai” degli 883 (prima parte molto sofisticata ma peccato…il resto), “Un giorno migliore” dei Lunapop, “Svegliarsi la mattina” degli Zero Assoluto (era preferibile un bel canto di gruppo…) e “Mentre tutto scorre” dei Negramaro (una delle poche che non mi ha entusiasmato).
Una curiosità: pare che l’album dei Matia abbia suscitato reazioni non particolarmente felici da parte degli stessi Pooh, i quali usciranno a loro volta nel 2008 con un album di cover dedicato alle band degli anni passati che non esistono più o si sono sciolte.
Comunque, in attesa della seconda parte, “One1 two2 three3 four4 - vol. 2”, che dovrebbe uscire al più presto con tributi ad altre famose band italiane (Vibrazioni, Subsonica, Litfiba, New Trolls…), nel nuovo progetto di Cassano, Golzi, Perversi e Faccani, si ammira il coraggio di sorprendere, stupire e rimettersi in gioco oltre che di rimanere legati al passato e alla tradizione tipica delle loro origini senza però non perdere mai d’occhio il futuro prossimo. La band intanto sta seriamente pensando anche ad un tour teatrale.
Se avete la possibilità ascoltate questo album e…fatemi sapere!
Il mio voto: 7

Playlist:
1-“Jesahel”
2-“Ho In Mente Te (You're On My Mind)”
3-“Un Ragazzo Di Strada (I Ain't No Miracle Worker)”
4-“Mentre Tutto Scorre”
5-“Una Ragazza In Due”
6-“Impressioni Di Settembre”
7-“Ti sento”
8-“Noi Due Nel Mondo E Nell'Anima”
9-“Svegliarsi La Mattina”
10-“Come Mai”
11-“Io Vagabondo (Che Non Sono Altro)”
12-“Questo Folle Sentimento”
13-“Un Giorno Migliore”
14-“Moby Dick”
15-“L'Isola Di Wight"


"Ti Sento":



Commenti

Anonimo ha detto…
Credo sia proprio la Faccani quella che canta "Grido d'Amore" e che a me piace tanto.
Non ho sentito ancora nulla. Se davvero hanno trovato nuova linfa vitale ed una cantante all'altezza spero allora però che presto ci regalino un album di inediti da brivido riscoprendo quella vena compositiva che li aveva fatti diventare famosi ovunque con un sound assolutamente particolare almeno per i gruppi italiani dell'epoca.

Sono cmq felice che questa band abbia forse ritrovato l'equilibrio perduto.
Anonimo ha detto…
Un gruppo che ha saputo reinventarsi e rinnovarsi sempre...è sinonimo di intelligenza. Un abbraccio e buona settimana
ArabaFenice ha detto…
I Matia Bazar sono uno dei pochi gruppi italiani che apprezzo o cmq ascolto volentieri. Soprattutto "brivido caldo"..
Mimmo ha detto…
signor Ponza...ESATTO! è proprio lei!

Daniele...hanno affermato che nel preparare questo progetto...sia tornata la voglia e l'ispirazione per un nuovo album di inediti. Vedremo! ;)

Elle...la nuova formazione sembra molto affiatata! Mi piace più questa che quelle precedenti. Buona settimana a te! ;)

Arabafenice...non mi è piacuta molto la fase con la Mezzanotte. Troppo poco originale e scontatina... ;)
Il Mari ha detto…
Evviva i Matai Bazar, sono uno dei mie gruppi preferiti.
PePPe ha detto…
Ho ascoltato solo Mentre tutto scorre, e non mi ha entusiasmato più di tanto. Forse anche perchè, fra le varie canzoni questa è quella più lontano dal loro stile! Penso che le altre si adattano di più al loro genere.
NonnaPapera ha detto…
Ma tu sei l'uomo degli approfondimenti!
Complimenti per i tuoi post sempre così ricchi di informazioni.
Mimmo ha detto…
IlMari...allora dovrai ascoltare questo album! ;)

Peppe...purtroppo è la canzone meno riuscita. Neanche a me è piaciuta...sarà per gli orripilanti cori finali...ma il resto è più ascoltabile! :)

Nonnapapera...grazieeeee! :) mi piace approfondire e conoscere bene qualunque cosa che stuzzica la mia fantasia e curiosità! ;)
Franca ha detto…
I Mattia Bazar hanno fatto alcune belle canzoni.
Io li preferisco nella prima versione e credo che Antonella Ruggiero sia sta la vocalist migliore
Mimmo ha detto…
Franca...certamente! La Ruggiero è inarrivabile...ma questa nuova formazione ha un suo "perchè", dài! ;)
Anonimo ha detto…
UN GRANDE GRUPPO MA IL SUCCESSO DI UNA VOLTA NON TORNA PIU
ADORO IL PERIODO FINO AL 98 QUANDO NEL GRUPPO CANTAVA LAURA VALENTE CANZONI COME DEDICATO A TE E PICCOLI GIGANTI RIMARRANNO PER SEMPRE DEI GIOIELLI NELLA LORO STORIA E IN QUELLA DELLA MUSICA ITALIANA
Mimmo ha detto…
Anonimo...grande voce quella della Valente. In effetti anche io prefrisco il periodo con lei...

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