Ratzy e le nuove frontiere dell'atto farmaceutico

"Diritto all'obiezione di coscienza anche per i farmacisti, affinché sia loro consentito di non collaborare, direttamente o indirettamente, alla fornitura di medicinali che hanno finalità immorali, quali l'aborto e l'eutanasia; diritto per tutti, soprattutto per le popolazioni dei paesi poveri, di accedere ai farmaci di prima necessità; no all'uomo cavia perché le scienze biomediche devono essere al servizio dell'uomo malato."

Lo ha ribadito papa Benedetto XVI, rivolgendosi ai partecipanti al XXV congresso internazionale dei Farmacisti cattolici, lunedì scorso. Nella ricerca farmacologica, avverte il Papa, "non è possibile anestetizzare le coscienze", soprattutto sugli effetti delle molecole che hanno come scopo principale quello di impedire l'annidamento di un embrione o di abbreviare una vita umana.
A tal fine, sempre secondo Ratzy, è importante che tutti i professionisti cattolici nel mondo sanitario, come tutti gli uomini di buona volontà, si mobilitino per orientare, in questo senso, l'approfondimento della formazione di quanti svolgono la professione sanitaria.

I farmacisti cattolici dovrebbero, in sostanza, divenire quindi i nuovi paladini della moralità sociale e dell'integrità umana nonchè mentori personali dei giovani scapestrati.
Peccato che l'ennesimo fervore di Ratzy cozzi con le leggi laiche del Belpaese, ed è espressamente l'articolo 38 del testo unico delle leggi sanitarie a parlare chiaro:

«...I farmacisti sono costretti, dietro prescrizione medica, a consegnare il farmaco o a procurarlo, se non disponibile, nel più breve tempo possibile...»

Mi metto nei panni di un povero farmacista disgraziato: se si accetta che è il fine per cui si usa un presidio quello a determinare la liceità o meno, non se ne esce più: prendiamo una semplicissima siringa, essa potrà servire per un farmaco salvavita (es. insulina) o anche per iniettarsi una dose di droga! Cosa dovrebbero fare allora le armerie? non dovrebbe più vendere nulla.
Oppure avete mai provato ad andare in un negozio di articoli religiosi? In teoria si dovrebbero vendere calici, paramenti, ostie e compagnia bella, previa identificazione dell'acquirente che deve essere realmente un sacerdote. Ma chi ce lo assicura, visti i numerosi casi di falsi preti o di misteriose sette sataniche?

Ma il discorso è forse un altro...le continue ingerenze della Chiesa nella vita quotidiana di TUTTI è ai massimi storici!
Chissà perchè invece quando si cerca di chiedere spiegazioni di fatti, gravi e non, ad opera della stessa o di alcuni suoi esponenti...si arrogano il diritto di non rispondere perche sono affari interni.
Sbaglio o c'è uno squilibrio??

Geniale la vignetta del bravissimo Mauro Biani!

Commenti

Anonimo ha detto…
Nooooooooo, la chiesa non fa politica, nemmeno quando stila i 12 punti VINCOLANTI per i politici cattolici... e poi guai a criticarla, guai fare una vignetta, guai a mettere il naso nei suoi affari... con Benedetto XVI la chiesa è tornata indietro di 1 secolo, che schifo!!!
Mimmo ha detto…
Lollodj...non so perche ma la mancanza del precedente VERO Papa è sempre più forte. Io sono allibito dalle cose che dice costui! 0__o
Franca ha detto…
E poi continuano a sostenere che non ingeriscono nella vita civile!
patty ha detto…
si è vero, io nn sono religiosa e non ho mai seguito nemmeno Wojtila, xò da quando c'è questo le cose sono nettamente peggiorate e la differenza si vede!!
Ha riportato la chiesa indietro di 100 anni..come la proposta di ripristinare la messa in latino!!!!ma CHE SENSO HA????
bel modo di avvicinare la gente alla religione...!!!!siam messi bene..
Annachiara ha detto…
No, che non sbagli, mimmo.
L'unica cosa è che secondo me l'ingerenza della chiesa non è ai massimi storici. In tempi andati fu molto peggio.
E' solo che la società ha capito che il parere della chiesa non è vincolante per cui gli strali lanciati dal suo capo sembrano un'ingerenza incredibile. Ma voglio vedere io quanti farmacisti daranno retta a ratzy....
Due pesi e due misure...non lo sapevi Mimmo, è l'ultimo segreto di Fatima....

A parte la battuta, purtroppo non sbagli ovviamente.
MariCri ha detto…
Io non sono d'accordo con questo dare addosso alla Chiesa per ogni dichiarazione che fa il Papa. insomma, è ovvio, che la Chiesa nelle proprie indicazioni di comportamento si rifaccia a quelli che sono i principi cristiani e cattolici. Non si può pensare di avere un papa progressista che inneggia al divorzio e all'aborto come liberi diritti di ogni cittadino, sarebbe un non-sense. Che poi, di fatto, questi siano dei diritti, io sono d'accordo, sebbene cattolica e praticante (ox, forse sono un'eretica!).
Quanto ai farmacisti obiettori di coscienza io credo fosse un'esternazione del pensiero del Papa, peraltro inapplicabile secondo la nostra legge.
A me non dispiace Ratzinger, è un po' bacchettone, vero, ma credo sia quello che ci vuole per scuotere un po' le coscienze in un perido storico in cui l'identità cristiana è un po' andata a farsi benedire (e non in senso religioso!).
Chiedo scusa per la lunghezza del commento e spero di non essere stata polemica. A presto
Grissino ha detto…
Dopo MariCri, io faccio suonare l'altra campana dicendo semplicemente "Religione, oppio dei popoli".
Il Mari ha detto…
Quanto scrivi conferma che la Chiesa non sta al passo con i tempi e cerca ancora di far entrare il suo potere ovunque.
In effetti, invece di progredire, ha fatto un passo indietro.
ArabaFenice ha detto…
Come ho ribadito in altri commenti, io credo che la Chiesa possa e debba esprimersi su questioni etiche per dare delle linee guida ai fedeli, che comunque restano liberi di seguirle o non seguirle. Certo, io mi aspetterei delle prese di posizioni più nette rispetto a tantissime questioni internazionali su cui la Chiesa chiude gli occhi. La vignetta che hai scelto è emblematica in tal senso. Ma questa volta non si parla di indicazioni ai fedeli ma di una esortazione a negare un pubblico servizio, un servizio tra l'altro preziosissimo per la vita e la salute dei cittadini.
Penso che l'attuale Papa, a differenza di quello passato, sia poco calato nella realtà e non si sforzi più di tanto per capirla.
Angie ha detto…
E' profondamente illegale che il Capo di uno stato Estero..si intrometta e vieti a Farmacisti o Medici di un altro Stato di operare rispettando le Leggi del proprio paese..è ora che la piantino!!!!
Cribbio!!!!
$#§?!!!!!!!!
Dott. Davide Longo ha detto…
La sanità è un diritto garantito dalla nostra Costituzione.
Questa frase dovrebbe bastare.
Ma vado oltre.
Il farmacista svolge un pubblico servizio correlato alla sanità.
Deve rispondere al bisogno del soggetto che gli si presenta davanti.
Non può rifiutarsi di fare il suo lavoro.
Queste continue ingerenze del Vaticano devono finire.
Vanno a minare i principi sui quali si basa il nostro stato di diritto.
Il Papa che pensasse ai problemi della Chiesa, che nn sono pochi.
Mimmo ha detto…
Franca...chissà quale sarà la prossima mossa! mha!

Patty...ovvero: come mandare a rotoli tutto l'apostolato di un Papa che ha fatto di tutto per modernizzare un pò la Chiesa!

Annachiara...spero che nessuno segua questi stupidi dettami!

Daniele...quanto vorrei sbagliarmi! ;)

MAriCri...non sei affatto polemica nè lunga, tranquilla! ;) bhe...è la tua visione da cattolica. Ma ammetterai che MOLTE esternazioni di Ratzy sono senza senso o perlomeno superflue!

Grissino...amo questo blogger! :)))

IlMari...regredire! Esatto...sà che oramai i seguaci scarseggiano!

Arabafenice...giusto! hai ragione nell'affemrare che questo Papa è POCO calato nella realtà sociale moderna!

Angie,,,hey hey...non ti scaldare! ;) eheheh...ti capisco comunque! Sono diventati pietosi!

Davide...e ce ne sarebbero a DECINE di problemucci interni alla cara Chiesa!!!!!
Anonimo ha detto…
eppure qui mi "schiero"(occhio alle vrigolette) a "favore" del Papa.

Sto studiando diritto ecclesiastico e sono fresca fresca dell'argomento.
Con il prof stiamo approfondendo il tema dell'obb di coscienza e devo dirti caro Mimmo che effettivamente l'ordinamento prevede una situazione di questo genere, certo la Chiesa le cose le fa e le dice a modo suo ma di fatto in base all'art 9 della legge 194/78 il farmacista è equiparato al medico, può sottrarsi infatti alla vendita di farmaci con effetto abortivo( il norlevo o pillola del gg dopo). Tutto il tema dell obb di coscienza è estremamente interessante, e non è sempre facile dare un equilibrio a due diritti costituzionalmente garantiti allo stesso modo: Diritto alla salute e diritto alla coscienza e alla morale religiosa, è molto difficile. Il prof ci pone degli esempi assurdi ma realmente esistenti. Sul problema dei farmaci che potrebbero aiutare la morte dolce non so invece...

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