Tempi duri anche per le divinità: Minerva in cassaintegrazione…





In tempi in cui l’apparenza domina le società e si ricorre sempre più spesso a lifting e interventi chirurgici estetici di ogni sorta…la celebre università romana “la Sapienza” decide di avviare un progetto di cambiamento radicale della sua “identità visiva”.

Le prime vittime? Nome e logo!

La nuova denominazione non sarà più "Università degli studi di Roma La Sapienza" ma semplicemente "Sapienza - Università di Roma".
Per rendere il tutto più brillante, inoltre, è stato anche inserito il motto, dal vago sapore enigmatico:
"Il futuro è passato qui".

Cosa intende dire? Che si è già oltre il futuro, oppure che il futuro è semplicemente transitato e non si è fermato?


Ma forse il cambiamento più eclatante riguarda il logo della università che abbandona definitivamente l’immagine della dea Minerva ( di cui statua si erge anche nella città universitaria) che dopo 700 anni di onorato servizio è soppiantata dall’immagine di un cherubino stilizzato.
- il vecchio logo -

Questa la motivazione ufficiale:

Il cherubino rappresenta lo stupore insito in ogni conoscenza.”

Tralasciando il fatto che, nell’ambito della conoscenza, lo stupore è diretto più verso ciò che si ritiene inconoscibile, che non verso ciò che si riesce a spiegare o ad imparare, l’angioletto è anche il simbolo della fede incondizionata, dell’obbedienza cieca, che non dovrebbe trovar spazio in menti libere.

Inoltre citando sempre le motivazioni delle alte sfere il
“…nuovo simbolo racchiude la storia centenaria dell’ateneo tra passato, presente e futuro”

per il passato non c’è bisogno di un nuovo simbolo, per il futuro, dipende dal concetto di sapienza che vogliamo costruire e tramandare!Ovvio!


- il nuovo logo -
Io ritengo doppiamente inopportuno, in un Paese che, da 2000 anni, si trova a dover conciliare l’identità cristiana con l’originaria cultura greco-romana, eliminare anche quest’ultimo simbolo
di classicità, andando inevitabilmente ad incidere sul valore che esso rappresenta
.
Minerva (Atena per i Greci) era la protettrice romana delle città, dea della guerra e dell’intelligenza, delle arti e delle scienze.
Le sue due caratteristiche principali erano prudenza e forza.
Ora dalla Sapienza come dea trionfante, ci viene subdolamente imposto di passare ad una sapienza debole, remissiva e subordinata.
Al posto della nostra Minerva, con l’elmo, l’egida e la lancia, metteranno quell’innocuo cherubino e, perché no, già che ci siamo, qualche inginocchiatoio qua e là per la città universitaria, tanto per addestrarci meglio a chinare la testa e a chiedere perdono.




Mi chiedo anche cosa faranno in merito alla statua della Dea nella città universitaria…e il simpatico Cherubino sarà stato assunto a tempo indeterminato o sarà lì a progetto???....

Commenti

Anonimo ha detto…
Insomma, la critica e' sempre legittima...sopratutto quando è una questione di gusto. Devo pero'farti osservare che la Minerva non e' il logo della Sapienza (i giornali hanno fatto un po' di confusione). La statua della Minerva (a cui siamo tutti affezionati) rimarra' li'... sfidando riti scaramantici e riabilitazioni/revisioni di architetture...del passato (qualche decennio fa)
Mimmo ha detto…
ciao Frà...sicuro che nel logo della Sapienza non appare il faccino della nostra Minerva? ;)

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