Il gioiello di paglia: la grande “Tirata del Carro” di Mirabella

L’antica ritualità della del “Carro” rappresenta, oggi, il patrimonio folcloristico, culturale, storico e paesaggistico di Mirabella Eclano, un delizioso comune dell’ Irpinia (siamo in provincia di Avellino), nella media valle del Calore, dalle origini antichissime ( i primi insediamenti umani risalgono al periodo neolitico) e abitato da circa 8000 anime. Popolazione che cresce esponenzialmente, ogni anno, nel primo pomeriggio del terzo sabato di Settembre (quest’anno il 15), con la cosiddetta “Tirata del Carro”.

Sapiente frutto della collaborazione tra il mondo contadino e il mondo dell’artigianato, il Carro è un colossale obelisco di circa 25 metri di altezza ed oltre cento quintali di peso, composto da sette piani che si assottigliano verso l’alto in una caratteristica forma tronco-piramidale e sono, a loro volta, composti da oltre trecento pannelli: 72 per il primo, 45 per il secondo, 24 per il terzo, 14 per il quarto, fino al piano della cupola dove alla sua sommità trova posto una statua della Madonna Addolorata che troneggia a difesa di tutta la popolazione.
Ogni pannello costituisce un vero quadro d’autore: ornato interamente con paglia finemente intrecciata a mano e lavorata in "treccioline", "laccetti" e "impagliate", riproduce capitelli frastagliati, con inserti di testine in legno o in cartapesta, putti e angioletti che concorrono all’armonia dell’insieme.
L’intera struttura poggia su di un carro di circa 20 metri quadrati, debitamente rinforzato da ventitrè travi in legno interne, sovrapposte tra loro, secondo una consolidata ed efficace tecnica.

La “Tirata” richiede la partecipazione fisica dell'intera popolazione e l'impiego di robusti buoi che trasportano l’enorme Carro, mantenuto in equilibrio nel suo moto paurosamente oscillatorio, da decine di enormi e robuste funi di canapa da 50 metri ciascuna "tirate" dai funaioli, i devoti che fra il sudore, urla di incitamento e canti, sostengono la struttura e colorano la grande giornata di festa.
Si parte nel primo pomeriggio in aperta campagna, dai campi appena falciati, per raggiungere lentamente il centro del paese (di solito verso le 20), attraversando con il grandioso obelisco tutte le vie più ardue e impervie. Se l'obelisco dovesse cadere sarebbe una sciagura per l’intera comunità.
La scena è di una bellezza disarmante: vecchi, donne e bambini, che fra preghiere, palpitazioni e sussulti, seguono o precedono la bizzarra processione, guidata dal gran timoniere dell’obelisco che dal suo posto, sulla “tolda” della struttura, comanda con fierezza e con decisione tutti i funaioli della “grande tirata”. Funaioli che sono, per la maggior parte, giovani adolescenti e ragazzi di tutte l’ età. Un aspetto che mi ha stupito molto…non credevo fosse così viva la partecipazione di tutta la città di Mirabella, e non solo, che vive momenti di grande euforia collettiva.

Ero rimasto quasi impalato ad ammirare tutta la processione per le vie del paese…fino alla festa grande al centro con l’arrivo a destinazione del Carro. Ci sono luminarie, fuochi d’artificio e musica che continuano per tutta la notte.
Dopo aver sostato alcuni giorni al centro del paese, il Carro viene poi fatto cadere delicatamente all’indietro, smontato in tantissimi pezzi che vengono trasportati e conservati nei locali del complesso Monumentale di San Francesco.

Le origini del Carro vanno rintracciate nel 1600 quando i contadini erano soliti offrire fasci di grano alla Dea Cerere, in segno di ringraziamento per il raccolto, mediante l’allestimento di carri ricolmi delle messi appena falciate. La tradizione resisteva, ben radicata ancora alla fine del VII secolo, ma il culto era mutato: i contadini cominciarono a dedicare i carri alla Vergine Addolorata.
Fu allora, dunque, che nacque il vero e proprio “Carro di Mirabella”, anche se la svolta vera e propria si verificò solo nel 1869 quando l’artista Stanislao Martini progettò il primo prototipo dotato di una struttura lignea e di una facciata di straordinaria bellezza.
Nel 1924, la facciata fu interamente rinnovata secondo perizia tecnica e manualità tramandate, fino ad oggi, di padre in figlio. Ogni anno, infatti, viene arricchito, impreziosito e rinnovato grazie alle attente cure dei suoi “custodi” e l’associazione “Amici del Carro”. Dalle mani di questi giovani, nasce il "gioiello di paglia".

Vi consiglio veramente di ammirare qualcuna delle prossime edizioni della “Tirata” e ammirare questo vero gioiellino dell'architettura, simbolo di una città, che coi nomi di Eclano, Quintodecimo, Acquaputida e Mirabella, rappresenta oggi lo spirito più autentico di una Comunità che ha fatto della continuità la sua filosofia.
E vi assicuro che in Italia testimonianze che richiamano rituali antichissimi, mai totalmente sradicati dall'anima e dal costume di un popolo, sono, purtroppo, rare.

A seguire alcune foto e video ESCLUSIVI fatti dal vostro Mimmo. ;)

Buona visione.



http://www.opartigiano.it/crispanostory/le_feste_simili.htm
http://www.comune.mirabellaeclano.av.it/


Fotogallery (clicca sopra per allargare):






























VideoGallery:








Commenti

piccolè ha detto…
A me non piacciono le feste paesane, processioni,madonne portate a spalla,...pero' rispetto le usanze, credo che sia la cosa fondamentale.A presto.
Dott. Davide Longo ha detto…
Belle queste usanze...
Ma prima di ogni cosa è bello come ogni singolo paese, anche i più piccoli, abbiano usanze e costumi propri...
Una delle numerose e suggestive processioni che caratterizzano il nostro Paese.

Possono piacere o meno ma restano un elemento culturale e storico tipico dell'Italia.
Angie ha detto…
Bellissimo resoconto e bellissime immagini..penso a quanto siano simili molte usanze in diversi comuni..
;-)
Il Mari ha detto…
Ciao Mimmo,
dall'esperssione che hai ti devi essere proprio divertito.
Complimenti per la descrizione, a momenti mi sembrava di essere in mezzo alla gente.
Ma il dolce in foto non lo hai citato!?!
Ross ha detto…
Caspita! Bello!
Mimmo ha detto…
Piccolè...ti rispondo rimandandoti a quello cha dice Daniele: queste usanze tipiche "possono piacere o meno ma restano un elemento culturale e storico tipico dell'Italia"! Sono d'accordissimo...anche io non amo particolarmente le feste religiose in se. MA queste bellissime e particolarissime tradizioni hanno un enorme valore simbolico che proietta a rituali tipici della antica cultura italica, che come in questo caso, erano ben lontane dall'aspetto mistico-religioso.
Ti assicuro che lo spettacolo è magnifico...vedere una comunità unita e fiera non ha eguali!
;)

Davide...purtroppo si stanno inesorabilmente perdendo. Ed è un vero peccato. Stiamo pagando cara la globalizazzione culturale!

Daniele...leggi commento fatto a Piccolè ;) sono d'accordissimo con te!

Angie...nel link che ho messo sopra, puoi trovare, ad esempio, tutte le usanze simili alla festa della Tirata! ;)

IlMari...più che soddisfatto ero sazio come un bue. Il giorno dopo ho mangiato in un paesino vicino Mirabella...non ti dico che delizie ho assaggiato! Una di queste è il TIPICO BaBà! Quello che vedi in foto è una sua tipica variante della zona...a forma di torta! Non amo questo dolce...ma l'ho assaggiato...ed era FANTASTICO! :) slurp...

Ross...Bello?! Chi? La festa...io in foto...o il babà? ;)
Ross ha detto…
Tutte e tre le cose. ;p
Franca ha detto…
Apprezzo molto i paesi che sanno difendere le proprie tradizioni.
Mantenere viva la memoria e preservare il ricordo vuol dire non perdere il senso di sé
Mimmo ha detto…
Ross...non avevo alcun dubbio. ;)

Franca...è la cosa che mi ha colpito di più. La partecipazione specialmente della gioventù! Basterebbe un briciolo della loro passione per permettere a tutti di preservare le proprie tradizioni e le origini. Lo trovo molto bello.
jprudente ha detto…
Hello Mimmo - My name is Joseph Prudente and my great grandfather was Stanislaus Martini. His daughter Adelina Martini was my grandmother. There are a number of stories about why Stanislaus left Italy. None of the stories seem plausible. Do you know, if there is any documentation about why he would leave Italy. Any information would be greatly appreciated.
Anonimo ha detto…
necessita di verificare:)
Anonimo ha detto…
Si, probabilmente lo e
Anonimo ha detto…
ci sono decine di inesattezze in questo post, verificate con i diretti interessati....
Anonimo ha detto…
Quest'anno la "Grande Tirata" si svolgerà sabato 18 settembre con partenza alle ore 15 circa. Una precisazione il carro viene montato e smontato dal basso verso l'alto sempre alzato non viene assolutamente messo a terra anche perchè sarebbe impossibile.
Anonimo ha detto…
Quest'anno la "Grande Tirata" si svolgerà sabato 18 settembre con partenza alle ore 15 circa. Una precisazione il carro viene montato e smontato dal basso verso l'alto sempre alzato non viene assolutamente messo a terra anche perchè sarebbe impossibile.

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