L’arte del riciclo post-natalizio

Con l’Epifania 2008 abbiamo archiviato anche questa lunga tornata Natalizia. E puntuale è giunto nuovamente il fenomeno del “dono riciclato”. Addirittura questa volta, già ad appena una settimana dal Natale, erano già oltre 4.000 i regali rimessi in vendita su Ebay: un dato record, che supera di oltre il doppio quello dell’anno precedente.
Insoddisfazione da regalo, come ammette il 54% secondo un’indagine della Doxa, oppure un modo per guadagnare qualche soldino da mettere da parte visti i prossimi mesi che si prospettano molto “snelli” per il portafogli?
Questa pratica di riciclare i regali di Natale naturalmente esiste da sempre ma negli ultimi anni è grazie proprio al celebre sito di aste che si è diffuso enormemente questo atteggiamento. Il principale motivo risiede nel fatto che Ebay consente di riciclare “velocemente”, comodamente da casa e SOPRATUTTO in modo “anonimo”, col reale vantaggio di rivendere il dono non gradito e con buone opportunità di guadagno. Un dato interessante, per avere una fotografia ancor più dettagliata di chi non spreca un regalo tenendolo inutilizzato dentro un cassetto, è quello relativo a chi acquista proprio i doni online. Chi ama fare e-commerce si dimostra anche più propenso al riciclo: il 2,9% dei regali ricevuti da chi ha dichiarato di acquistare su internet vengono, infatti, ampiamente riutilizzati e, presumibilmente, rivenduti proprio online. Un circolo vizioso notevole!

Pare siano le donne le più insoddisfatte dei regali trovati sotto l’albero, ammettendo di dover riciclare il dono proprio perché non lo ritiene adatto alla propria personalità (per il 65 % degli intervistato). Per il resto gli oggetti vengono riciclati anche perché non erano adatti, ad es. taglie sbagliate (15 %) o erano un doppione (20 %). Osservando il fenomeno per fasce d’età, il primato nel dar nuova vita ai regali non graditi spetta, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, alle persone che hanno superato i 36 anni (riciclano il 2,7% dei regali) seguite dalla fascia tra i 15 e 25 anni (riciclano l’1,6% dei regali). Guardando allo Stivale, il riciclo dei doni è più diffuso al Centro (il 3,1%), poi al Nord Ovest (il 2,2%) e al Sud (il 2,1%).
I regali che si riciclano di più sono quelli del settore dell'abbigliamento (in particolare accessori femminili), seguiti da telefonia e videogiochi…ma possiamo trovare anche acquari, tapis roulant, sciarpe e friggitrici di diverse marche e modelli.

Ma non esiste solo eBay (www.eBay.com), oggi per vendere il dono-riciclato si può ricorrere anche a siti come Amazon (www.Amazon.com) dove non c’è nessuna asta e gli oggetti vengono semplicemente venduti ad un prezzo fisso; o su Kijiji (www. Kijiji.it) e anche su Bakeca (http.//milano.bakeca.it dal quale è poi possibile accedere ai mercatini di altre località). E per chi non è amante della rete ci sono sempre i buon vecchi mercatini o i polverosi ma attraenti magazzini dell’usato - che sicuramente in ogni città non mancano – dove si può aprire il classico “conto vendita” e si aspetta che un compratore acquisti il prodotto.
Comunque sia e qualunque sia la strada scelta per sbarazzarsi dei regali non graditi, il risultato può essere inquadrato dal punto di vista della sostenibilità ambientale di cui tanto si parla: meno prodotti nella pattumiera. Una “megapalla” impeccabile che può salvarci la faccia da questa pratica post-natalizia votata alla creazione di un piccolo ma soddisfacente “business”.
Se a Natale siamo tutti più buoni, da oggi possiamo tornare tranquillamente ad essere dei piccoli malefici “opportunisti”.
Buon riciclo!